Il baby monitor è un valido alleato per tenere d’occhio il proprio bambino mentre si è in un’altra stanza. Le preoccupazioni dei genitori sono tante ma altrettanti sono anche i loro impegni. Attraverso questo dispositivo è possibile svolgere faccende domestiche, sbrigare doveri e impegni vari in casa in tranquillità e sicurezza.
Un baby monitor è un dispositivo per monitorare il bambino in ogni momento e luogo. In commercio sono disponibili dispositivi solo audio, oppure audio e video. Si tratta di dispositivi a due unità e il loro utilizzo è semplice: un dispositivo va posizionato vicino al bambino, in un posto adeguato a percepirne suoni e immagini, e un altro vicino al genitore. In questo modo, anche se in un’altra stanza, il genitore potrà udire se il bimbo si sveglia o piange, e potrà così intervenire immediatamente.
I baby monitor possono essere utili soprattutto quando il bambino dorme in un’altra stanza o quando l’adulto ha necessità di dedicarsi ad altre attività mentre il bambino gioca.
I primi modelli, tutt’ora ancora in commercio, sono delle semplici radio riceventi che trasmettono il suono prodotto all’interno della camera in cui si trova in bambino.
I modelli più recenti e tecnologici sono invece dotati anche di una telecamera che permette di riprendere il piccolo e, a volte, anche di scattare foto. Vengono solitamente utilizzati dai 4 mesi in su. Nel periodo precedente, risultano perlopiù inutili in quanto viene privilegiato il co-sleeping, ovvero il dormire vicini.
Esistono varie tipologie di baby monitor, dai modelli più semplici a quelli con più optional. La scelta deve essere effettuata in base alle proprie esigenze.
Se si cerca una soluzione semplice ed economica, è utile affidarsi ai modelli più classici che prevedono il solo ascolto.
I modelli più recenti sono dotati di telecamera che permette di vedere il bambino attraverso un monitor. Ma non è finita qui. Gli ultimi modelli sono dotati di sensori che seguono il bambino nei suoi movimenti, garantendo un controllo costante.
Un’altra funzione che viene spesso richiesta è quella dei raggi a infrarossi, che permettono di avere una buona visione anche nelle ore notturne. La potenza di segnale è un’indicazione da non sottovalutare nella scelta del baby monitor: dovrà essere valutata in base alla distanza tra le camere in cui si sistemeranno i dispositivi.
Per quanto riguarda l’alimentazione, in commercio sono disponibili dispositivi a batteria, a corrente o anche ricaricabili. L’importante è acquistare dispositivi di buona qualità, dotati di sensori in grado di evitare interferenze ed eventuali mancanze di segnale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, tuttavia, raccomanda di non lasciare mai soli i bimbi piccoli e di prendersi cura della loro sicurezza in casa e fuori casa. Dunque utilizzare i baby monitor sì, ma con moderazione e attenzione!
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